domenica 21 novembre 2010

GAVIN WATSON // SKINS AND PUNKS


Ieri curiosavo fra i libri usati di un negozietto di Brixton, quando la mia attenzione è stata rapita dalla foto di un ragazzino in bmx che scruta pensieroso una città dalla cima di un alto colle. L'avevo vista tante volte quella foto ma, probabilmente per pigrizia, non mi ero mai presa la briga di andare a cercarne l'autore.




Ebbene adesso era lì, sotto i miei occhi. Si trattava di Gavin Watson un fotografo inglese di High Wycome, grande città nella contea sud-orientale di Buckinghamshire, cresciuto fotografando, un po' per diletto un po' per passione, la gente che conosceva e le gang con cui usciva. 


Nel 2007 pubblica la raccolta Skins and Punks, edita da Independent Music Press in cui cattura due delle più iconografiche sottoculture del paese così come queste sono nate nel tetro clima degli anni ’80 in Inghilterra. Shane Meadows, regista del popolarissimo (almeno qui in Inghilterra) This is England, film incentrato sulla figura della cultura skinhead inglese e ambientato nel luglio 1983, ha detto in proposito:
Ciò che rende speciali le foto di Gavin è il rapporto di fiducia che c’è tra il soggetto ritratto ed il fotografo tanto da farti sentire parte della foto e non solo un osservatore.

What else? Enjoy some snaps from the book!
























































































































































































































 

domenica 14 novembre 2010

LE GRAND DON: IL MERCATO PIÙ STRANO DI PARIGI


Al grand don (il grande dono) si adocchia, si sceglie e poi si prende. Tutto gratis.

Sul Pont Marie, quello che collega l'Ile Saint Louis alla Rive Droite di Parigi, ogni due mesi c'è un mercatino speciale. Tutto si svolge liberamente. Uomini, donne e bambini depositano sul parapetto del ponte libri, fotografie, vestiti, poltrone, pentole, giocattoli, bijoux, dischi, cd... ed incitano i passanti a prendere ciò che vogliono senza che questi siano obbligati a ricambiare. 

 







La manifestazione si conclude quando tutti (o quasi) gli oggetti hanno trovato un nuovo proprietario. Ciò che rimane può essere lasciato per chi passerà più tardi da quel luogo.




L'idea è semplicemente quella di fare un regalo a qualcuno e di “rimettere in circolo” un oggetto che non interessa più. Nessuna ideologia, ma solo il piacere di un gesto gratuito. Il grand don non è infatti né una manifestazione politica, né uno spettacolo di strada, né un atto di carità, né un baratto, né un mercatino, né tantomeno un happening artistico. Dietro non c'è neppure una associazione, ma solo un sito Web per darsi appuntamento. 

Insomma, lo scopo del grand don è semplicemente quello di valorizzare l'atto del donare... senza secondi fini. 

 

giovedì 11 novembre 2010

SNIFF COCCOINA, LIFE GETS BETTER!


Ieri girovagavo per Queensway alla disperata ricerca di funghi shitake per la cena di addio di un amico di Tokio, quando il mio sguardo cade inesorabilmente su di un piccolo barattolo metallico. L'avevo già visto da qualche parte. Ma dove? E cosa conteneva? Aveva un'aria così familiare... Mi ci avvicino e c'è voluto un attimo per capire che si trattava di Coccoina! 




L'inconfondibile profumo che ricorda quello della mandorla dolce e l'alloggiamento all'interno della confezione per il pennello con cui stenderla hanno fugato ogni mio dubbio. Si trattava proprio di lei, della colla bianca in pasta a base di destrina inventata nel 1927 dall'azienda Balma, Capoduri & C. di Voghera. 

Ecco, appunto, Voghera. Ma che ci faceva ora lì? Poco importava. L'ho sniffata per benino ed è stato come fare un tuffo di testa nei cari vecchi anni Ottanta! Inutile dire che la mia giornata ha preso tutta un'altra piega: ho trovato lo shitake e la cena è stata un amore. I'm loving Coccoina!


mercoledì 10 novembre 2010